Ritengo, dopo un periodo di osservazione che dura da alcuni anni, di poter stabilire che, in una percentuale rilevante, i conduttori di smart vengono colpiti da almeno due forme di nevrosi, anche associate:
a) la convinzione, spesso inestirpabile, che le prestazioni della loro vetturetta subiscano una drastica diminuzione se il conducente della stessa non presenta almeno un cellulare acceso all'orecchio; sono osservabili casi di guidatori di smart che non sono in grado di avviarne il motore se non hanno già in atto da alcuni minuti una conversazione telefonica;
b) un latente senso di inferiorità, indubbiamente dovuto alle ridotte dimensioni della vettura; per superare tale frustrazione, spesso cercano di occupare più spazio possibile, sia in movimento, mantenendosi ad oltranza a cavallo di tutte le corsie disponibili, sia soprattutto nei parcheggi, arte nella quale sono maestri nello stravolgere le leggi più consolidate della geometria: avendo a disposizione più possibilità di parcheggio, il più delle volte occupano il posto più spazioso, nel quale si sarebbero potute sistemare con comodo due limousine; in caso invece siano costretti a lasciare l'auto in seconda fila, si accertano di aver bloccato più auto possibili fra quelle parcheggiate correttamente, prima di allontanarsi a piedi.
11-18 gennaio
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(G.P. di Argentina già pubblicato) l’ing. Borracci sul motore a idrogeno
politica automobilistica 6 giorni SPRINT Questa è America G.P. di Argentina
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7 anni fa