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mercoledì 31 marzo 2010

Sebring, 12 ore e 40 anni dopo

(Autosprint n°12/1970)

Nel PDF la cronaca della 12 ore di Sebring

(click to download)
 Questa copertina di Autosprint, che il tempo ha conservato non molto meglio dei rotoli del Mar Morto, è quella del numero 12 del 1970 che celebrava la vittoria della Ferrari alla 12 ore di Sebring.
Se non erro, questa 12 ore rimase l'unica gara del Mondiale Marche di quell'anno vinta dalla Ferrari, mentre le altre andarono tutte alla Porsche.
Chi segue, per ragioni di età, gli sport motoristici da meno di un quarto di secolo, sentendo parlare di Campionato Mondiale Marche potrebbe pensare a un campionato mondiale che si svolgeva esclusivamente nella omonima regione del centro Italia. Eppure questo campionato fra la fine degli anni 60 ed i primi 70 era popolarissimo e le sue gare attiravano più spettatori della formula uno. Squadroni di Ford, Porsche, Ferrari, Matra, Alfa Romeo se le davano di santa ragione in gare di durata sulla distanza dai 1000 km alle 24 ore.

Perchè questo ritorno nostalgico? Perchè si è svolta lo scorso fine settimana la 12 ore di Sebring 2010 e mi è venuta la curiosità di mettere a confronto le due edizioni a 40 anni di distanza, e lasciarmi andare a qualche considerazione istintiva.


La gara del '70 ebbe un finale rocambolesco, con inconvenienti per le Porsche e Ferrari 5 litri favorite, tanto che rischiò di vincere la regolare Porsche 3 litri guidata da Steve McQueen e Peter Revson, che alla fine giunse seconda; ecco la classifica:

1. Giunti/Vaccarella/Andretti (Ferrari 512 S) 248 giri (ca. 2075 km) media ca. 173
(1. Sport 5.0)
www.racingsportscars.co

2. McQueen/Revson (Porsche 908/02) 248 giri (1. Prototipi 3.0)
www.racingsportscars.co

  3. Hezemans/Gregory (Alfa Romeo T33/3) 247 giri (Prototipi 3.0)
www.racingsportscars.co


4. Rodriguez/Kinnunen/Siffert (Porsche 917K) 244 giri (Sport 5.0)
www.racingsportscars.co

5. Pescarolo/Servoz-Gavin (Matra-Simca MS650) 242 giri (Prototipi 3.0)

www.racingsportscars.co

... 10. DeLorenzo/Lang (Chevrolet Corvette) 219 giri (1. Gran Turismo)
www.racingsportscars.co

... 14. Gimondo/Dietrich (Chevrolet Camaro) 203 giri (1. Turismo)
www.racingsportscars.co

... 28. Kennedy/Tillson/Samm (Lancia Fulvia HF) 157 giri (Turismo)


La 12 ore da diversi anni fa parte del campionato ALMS, serie di gare nord americane ispirate ai regolamenti della 24 ore di Le Mans. L'edizione 2010 è stata dominata dalle Peugeot; eccole ai primi 2 posti:
la Peugeot 1.a assoluta

la Ferrari 1.a delle GT
  1. Genè/Wurz/Davidson (Peugeot 908 HDI FAP) 367 giri (ca. 2185 km) media ca. 182 (1. P1)
  2. Minassian/Lamy/Bourdais (Peugeot 908 HDI FAP) 367 giri (p1)
  3. Mucke/Primat/Fernandez (Lola B09/60 Aston Martin) 364 giri (P1)
  4. Pickett/Graf/Maassen (Porsche RS Spyder) 353 giri (1. P2)
  5. Brabham/Pagenaud/Franchitti (HPD ARX-01c Honda) 349 giri (P2)
  6. Melo/Kaffer/Bruni (Ferrari 430 GT) 331 giri (1. GT2)

  7. Auberlen/Milner/Werner (BMW E92 M3) 330 giri (GT2)
  8. Hand/Mueller/Priaulx (BMW E92 M3) 330 giri (GT2)
  9. Bergmeister/Long/Lieb (Porsche 911 GT3 RSR) 329 giri (GT2)
  10. Tucker/Bouchut/Wilkins (Oreca FLM09) 327 giri (1. PC)
... 29. J.Feinberg/K.Marcelli (Oreca FLM09) 234 giri (PC)




qualche osservazione brutalmente confusa:
  • le foto sulla copertina di Autosprint non sono relative alla gara di Sebring, ma a quella precedente (Daytona) dato che, all'epoca, uscendo la rivista il lunedì, non c'era modo di pubblicare le immagini delle gare oltreoceano del fine settimana ma solo delle - spesso - orrende telefoto (termine che ci riporta ad un periodo del neolitico pre-informatico pre-digitale ormai dimenticato)
  • il confronto delle medie di gara a distanza di 40 anni non ci dice nulla in quanto il circuito di Sebring è stato ampiamente rimaneggiato ed è stato drasticamente accorciato (da 8,369 a 5,954 km - destino questo comune, purtoppo, a la maggior parte dei circuiti "storici") e quindi le cifre non sono confrontabili; ma potrebbe dire molto il fatto che:
  • nel settanta giunsero al traguardo 29 dei 68 equipaggi alla partenza, mentre nell'edizione 2010, dei 34 partiti ne sono stati classificati 29; anche senza calcolare percentuali, sembra evidente che ci sia stato un enorme incremento nell'affidabilità delle auto, il che dovrebbe essere ovvio, vista la tecnologia intercorsa in 40 anni; ma sarebbe interessante approfondire quest'aspetto statistico relativo alle gare di durata e forse un giorno lo farò
  • le Peugeot trionfatrici nella gara di quest'anno sono DIESEL; forse questo è il dato più eclatante, che la dice lunga sui cambiamenti avvenuti nel mondo delle corse da quei tempi post-eroici fino ai giorni nostri.


(le foto le ho prese qui: http://www.racingsportscars.com/race/Sebring-1970-03-21.html - un archivio favoloso - e qui: http://www.quattroruote.it/news/articolo.cfm?codice=239175)

martedì 9 marzo 2010

Lo psichiautra - sindromi da Smart

Ritengo, dopo un periodo di osservazione che dura da alcuni anni, di poter stabilire che, in una percentuale rilevante, i conduttori di smart vengono colpiti da almeno due forme di nevrosi, anche associate:
a) la convinzione, spesso inestirpabile, che le prestazioni della loro vetturetta subiscano una drastica diminuzione se il conducente della stessa non presenta almeno un cellulare acceso all'orecchio; sono osservabili casi di guidatori di smart che non sono in grado di avviarne il motore se non hanno già in atto da alcuni minuti una conversazione telefonica;
b) un latente senso di inferiorità, indubbiamente dovuto alle ridotte dimensioni della vettura; per superare tale frustrazione, spesso cercano di occupare più spazio possibile, sia in movimento, mantenendosi ad oltranza a cavallo di tutte le corsie disponibili, sia soprattutto nei parcheggi, arte nella quale sono maestri nello stravolgere le leggi più consolidate della geometria: avendo a disposizione più possibilità di parcheggio, il più delle volte occupano il posto più spazioso, nel quale si sarebbero potute sistemare con comodo due limousine; in caso invece siano costretti a lasciare l'auto in seconda fila, si accertano di aver bloccato più auto possibili fra quelle parcheggiate correttamente, prima di allontanarsi a piedi.