Mentre passavo allo scanner il numero di Autosprint del '74 che narrava della vittoria di Clay al Nürburgring, mi sono imbattuto in due o tre cose inaspettate.
La prima: LA PUNTATA CHE CREDEVO PERSA della saga di Karkadé, opera di Giuliano Orzali.
Eccola:
E poi. Date un'occhiata alla firma della seconda delle lettere ad Autosprint nel paginone qua sotto:
La lettera proviene da Rozzano, il che riduce le probabilità che si tratti di un'omonimia.
Siamo nel '74, Michele Alboreto aveva 18 anni, due anni dopo avrebbe cominciato a correre in Formula Monza.
Mi piace immaginare il nostro pilota che, a casa sua, dopo aver letto Autosprint, decide di scrivere la sua opinione fondamentalmente di elogio per la rivista.
Molti anni devono passare per arrivare al pugno di Zigliotto ed all'atteggiamento critico di Rombo (nato dalla costola di AS) nei riguardi dell'Alboreto ferrarista.
E ancora, drammatiche testimonianze di un uomo che è diventato pilota dopo la seconda guerra mondiale.