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mercoledì 7 novembre 2012

Le Mans, 2002

Una rara incursione di V8e.blog nell'attuale millennio, con la 24 ore di Le Mans edizione 2002.


Autosprint #25/2002
 (10 pagg.)
(dai René Archives)

















Ed ora, sebbene rimanendo nello stesso secolo, qualcosa di completamente diverso, come direbbero i Monty Phyton, e cioè le cervellotiche classifiche delle 10/100, dette anche Coppe Temesvar, o Extended Race Lap Analysis.
Ci eravamo lasciati dopo il G.P. in Corea con Seb Vettel al dichiarato assalto di entrambe le classifiche.
E adesso, dopo l'India e gli Emirati...
Ma andiamo con ordine.

In India, sui 10 giri (cliccare per credere), il duo McLaren domina, con Hamilton che prevale su Button per soli 41/1000, e Alonso nella piazza d'onore. Massa risulta il più regolare (ma fuori dai punti) con 566/1000 di gap fra il giro più veloce ed il più lento della sua sequenza di 10.
Il podio rimane immutato sui 20 giri della "100 km" e Vettel al quarto posto e quinto Kobayashi che è anche il più regolare.
Invece, ad Abu Dhabi, sui 10 giri, Alonso rifila quasi 2 secondi a Vettel, con Raikkonen al terzo posto, tra l'altro regolarissimo, ma meglio di lui fa Ricciardo (469/1000 di gap), che però è undicesimo in classifica. Ma sui 100 km, cioè 19 giri (che sono 105,526 km, mentre 18 sarebbero stati 99,972, praticamente 100, ma avevo deciso all'inizio che dovevano essere "almeno" 100 km e quindi...) dicevo, sulla distanza dei 100 km, viste le dinamiche di gara con i due rallentamenti da incidenti, pochi hanno percorso 19 giri puliti, senza soste; prevale quindi Vettel che imbrocca la sua sequenza fra le due safety car; seguono Kimi e Button, entrambi con le loro sequenze che comprendono il pit stop. Facile quindi per Vettel essere anche il più regolare. Aggiorniamo allora le classifiche delle due specialità:


10 giri  fino a GER HUN BEL ITA SIN JAP KOR IND ABU TOT
Vettel 28 9 1
9 9 3 1 6 66
Raikk 34 4 9
1
1
4 53

mentre fuori ormai matematicamente per la vittoria, ma in lotta per il secondo e terzo gradino del podio abbiamo:


Webber 23
3
2 2 9 3
42
Perez 21 6
9

2

38
Alonso 14 1

4
4 4 9 36
Button 8
2
6 6
6 3 31
Rosbe 23

6




29
Hamil 14 3
2


9
28


100 km  fino a GER HUN BEL ITA SIN JAP KOR IND ABU TOT
Vettel 24
6
9
9 3 9 60
Raikk 28 9 4


1
6 48
Webber 29
1

6 6 1
43
Alonso 27 2
4 1
3 4 2 43

ma ormai ridotte al lumicino le possibilità di Alonso e Webber, dati i 18 punti ancora in palio; seguono:


Hamil 15 6
6
3
9
39
Koba 12 3


9
2
26
Rosbe 25







25
Perez 16

9




25

che possono ancora salire sul podio.

Ed eccoci agli stint lunghi.

in India è andata così con Grosjean e Kobayashi con i loro 36 giri di fila (184,5 km) mentre ad Abu Dhabi la classifica è questa, "vince" Senna, con 177 km. Niente di speciale,  considerando i quasi 230 km compiuti in Inghilterra da Maldonado, che comanda ancora la classifica globale su tutti i G.P.
In termini di tempo, è sempre Vergne che ha "guidato" di più in gara, per un'ora, undici minuti e mezzo (a Monaco).




Torniamo un momento alla 10/100. Chi è andato a vedersi le classifiche ha forse notato una nuova colonna, l'ultima a destra dopo quella dei "gap". A che serve?
Ho introdotto dalla scorsa "puntata" la novità del giro più veloce ad ogni giro di gara; vedi qui la sequenza in India e qua quella di Abu Dhabi. L'asterisco indica quando il giro più veloce è stato migliorato.

Ebbene, quella colonna a destra nelle classifiche dei 10/100 indica la differenza fra il tempo totale della sequenza dei giri ed il tempo teorico sugli stessi giri, calcolato considerando i migliori tempi.
Mi spiego? Forse non tanto, ma faccio un esempio.
Inventiamoci una classifica nuova, diciamo sulla migliore sequenza di 5 giri ad Abu Dhabi.
Il nostro programma estrarrebbe questi dati:

G.P. Abu Dhabi - LAPS: 5
POS.NUM.DRIVERTIMEKM/HLAPS: FROM/TO(PIT)GAPREF.TO BEST
1.1Vettel8'41,371191,74851./55.
0,5830,240
2.5Alonso8'41,733191,61549./53.
0,5080,050
3.9Raikkonen8'43,070191,12550./54.
0,4161,780
4.3Button8'44,789190,49947./51.
0,7602,167
5.18Maldonado8'46,390189,92051./55.
0,7325,259
6.7Schumacher8'47,130189,65350./54.
0,3615,840
7.14Kobayashi8'48,208189,26651./55.
0,4237,076
8.11Di Resta8'49,096188,94949./53.
0,5127,414
9.19Senna8'49,257188,89149./53.
0,5497,575
10.6Massa8'49,575188,77849./53.
0,4257,891
11.15Perez8'49,615188,76446./50.
0,9976,578
12.16Ricciardo8'50,092188,59449./53.
0,2278,409
13.17Vergne8'51,591188,06250./54.
0,41610,302
14.20Kovalainen8'57,000186,16849./53.
0,49615,318
15.4Hamilton8'57,301186,06315./19.
0,6200,000
16.2Webber8'57,557185,97532./36.
0,9816,331
17.10Grosjean8'59,431185,32932./36.
0,6608,204
18.24Glock8'59,525185,29650./54.
0,51318,235
19.21Petrov9'02,293184,35147./51.
0,32919,671
20.22De La Rosa9'04,083183,74446./50.
0,47221,046
21.25Pic9'06,158183,04633./37.
0,40615,761
22.8Rosberg9'08,771182,1743./7.
0,8876,004
23.23Karthikeyan9'24,366177,1403./7.
1,46821,598

Notiamo che Hamilton, pur avendo dominato la gara finchè c'è stato, è solo in 15. posizione; dato che è prassi che, in condizioni normali, i giri più veloci si fanno alla fine della gara (meno benzina, pista gommata, etc). La colonna di destra esprime una specie di correttivo, nel senso che il tempo totale sui 5 giri (dal 15. al 19. nel caso di Hamilton) viene raffrontato con il totale dei migliori tempi sugli stessi 5 giri. Se si va a rivedere i migliori tempi ad ogni giro si vedrà che dal 15. al 19. giro i migliori tempi li ha fatti sempre Hamilton, e infatti la colonna di destra dice "0". Nel caso di Vettel, il tedesco ha fatto la sua migliore sequenza nei canonici ultimi giri di gara (dal 51. al 55.) ma non ha fatto l'en plein, dato che al 52. e 53. giro il miglior tempo l'ha fatto Alonso. E quindi Vettel ammucchia 24/100 di ritardo rispetto alla teorica miglior sequenza 51.-55. giro.
Rivedendo la classifica secondo questa diversa valutazione, avremmo:
1) Hamilton 0,000
2) Alonso 0,050
3) Vettel 0,240
eccetera. Un altro che riguadagnerebbe molte posizioni è Rosberg, che passerebbe dal 22. posto all'8.
Certo, tutto ciò non è molto intuitivo, ma è comunque diretta conseguenza dei tempi effettivamente fatti registrare in corsa, e concorre a valutare, alla fin fine, chì è "andato forte" davvero anche se magari non ha finito la gara.
Forse le classifiche Temesvar 2013 saranno una via di mezzo fra quest'ultima colonna REF.TO BEST e i LARGER STINTS. Sempre che non mi ricoverino prima alla neuro, naturalmente.